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Laureato all'Università del Kansas nel 1947, è autore di una ventina di libri tra romanzi, racconti, raccolte poetiche, saggi e memoir.
Le sue opere più celebri sono Mrs. Bridge del 1959 e Mr Bridge del 1969, un ritratto satirico e agrodolce di una coppia della medio borghesia americana tra gli anni venti e gli anni quaranta portato sullo schermo nel 1990 da James Ivory.
Insignito di numerosi riconoscimenti quali il Guggenheim Fellowship e il Pushcart Prize, muore a 88 anni il 10 gennaio 2013 a Santa Fe nel Nuovo Messico. (Wikipedia)
EVAN S. CONNELL DIARIO DI UNO STUPRATORE Edizioni Clandestine 2007
Romanzopubblicato per la prima volta da Evan S. Connell nel 1966. Vi è ritratta un’America piatta e uniforme, che vive perennemente sotto un cielo grigio. Un cielo che sembra quello dei reietti, dei mediocri, di gente destinata a invecchiare giovane timbrando il cartellino in squallidi lavori che ne succhiano le speranze, goccia a goccia. La tecnica del diario, permette a Connell di dare proprio l’idea del lento, progressivo – goccia a goccia – consumarsi, nella follia, del protagonista, un lento, progressivo e inarrestabile discendere negli inferi dell’odio qualunquista e dell’aberrazione mentale. La vita di Earl è una prigione fatta di lavoro e vita con Bianca. In entrambe le situazioni, Earl si sente scoppiare, si sente perseguitato, si sente di non esprimere al massimo tutte le sue grandi potenzialità. Dalla frustrazione Earl passa all’odio, diventa uno stupratore, un criminale. Il meccanismo di proiezione fa sì che Earl veda nel mondo gli orrori in maniera amplificata, quasi in una sinfonia corale che congiura contro di lui e le persone per bene. Vi è, tra queste pagine, molta America puritana, qualche traccia di “Un giorno di ordinaria follia”, un po’ di American Psychoante litteram. Un grande libro, che conferma Evan S. Connell fra le più importanti voci dell’America contemporanea.
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