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Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno scrittore statunitense. La sua fama, in vita esclusivamente noto nell'ambito della fantascienza, crebbe notevolmente presso la critica ed il grande pubblico dopo la sua morte, in Patria così come in Europa (in Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto, anche in seguito al successo del film Blade Runner del 1982, liberamente tratto dal suo romanzo Il cacciatore di androidi), venendo dunque ampiamente rivalutato come un importante autore postmoderno, precursore della corrente artistico-letteraria dell'avantpop. Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea. (Wikipedia)

LAWRENCE SUTIN DIVINE INVASIONI La vita di Philip K. Dick

LAWRENCE SUTIN DIVINE INVASIONI La vita di Philip K. Dick
Recensire questo libro LAWRENCE SUTIN DIVINE INVASIONI La vita di Philip K. Dick non è un compito facile, in quanto vita e arte – stando a queste pagine – in Philip K. Dick sono indissolubilmente unite, intrecciate in un tessuto fatto di una trama e un ordito che nascondono, stratificate, le molteplici paure di Dick, le sue molte mogli e amanti, le sue convinzioni filosofiche di tipo gnostico e orientale, addirittura gli oggetti di uso quotidiano. Dal lungo racconto biografico di Lawrence Sutin emerge un quadro confuso, quello di una mente attraversata da visioni spesso indotte dall’uso massiccio di droghe e psicofarmaci, il cui uso finiva per accentuare una predisposizione congenita, in Dick, alla persecutorietà paranoide. Una predisposizione dovuta a inconsce paure o addirittura fantasie omosessuali, alimentate forse dal morboso e conflittuale attaccamento alla madre e da una figura paterna assente. La vita di Philip K. Dick è stata attraversata da un ideale di madre che le sue moltissime mogli non hanno saputo eguagliare. La storia di Philip K. Dick scrittore è quella di un uomo molto sensibile, dotato di una pericolosa permeabilità agli stimoli ambientali, che entrava in sinergia con una fantasia a tratti febbricitante. E’ anche quella di un giovane dotato scrittore di SF che, a partire dagli anni ’50, si guadagna da vivere con i racconti pubblicati su misere riviste pulp, ma che in ogni caso si guadagna da vivere con la scrittura! e riesce ad andare via di casa, dapprima in una comunarda di scrittori, poi nelle svariate case abitate con le sue svariate mogli; ma con un’idea costante, e frustrante: l’aspirazione di farsi riconoscere come scrittore mainstream, un riconoscimento fuori dal “ghetto” della SF che non gli arriverà mai, e al quale rinuncia definitivamente quando consegue il massimo riconoscimento per la SF, il “Premio Hugo”: con questo riconoscimento Sf era rimasto nel ghetto ma, almeno – citando Sutin – ne era diventato il Re. Protagonista di questa biografia, oltre allo gnosticismo e alle teorie filosofiche di cui Dick si cibava, è la musica, soprattutto classica, che Dick amava da esperto e fine conoscitore; e poi i gatti, gli impianti per ascoltare la musica (il Magnavox), gli elettrodomestici e i dischi (che Dick vendeva da giovane, ai tempi in cui sbarcava il lunario in rispettabili botteghe, divenute poi fonte di ispirazione per alcune sue Opere). Im LAWRENCE SUTIN DIVINE INVASIONI La vita di Philip K. Dick la cornice di queste storie è quella della California del Nord, di San Francisco e – soprattutto – della Marin County e della Bay Area, sfondo di molti, se non quasi tutti i romanzi di Dick. Emerge il ritratto di una California libertaria, aperta, grazie agli influssi universitari di Berkeley, disordinata e vitale, dove poter sognare, sposarsi innumerevoli volte, passare da un’amante all’altra, vivere promiscui – già alla fine degli anni ’50 – secondo uno stile da Bohème, che diverrà la fascinosa espressione della vita californiana trasmessaci anche da molti film e telefilm. Ma Dick – con la sua vita e le sue Opere – ne è stato un geniale anticipatore, anche se ha pagato di tasca propria con una vita emotiva spesso sull’orlo della frammentazione totale.
©, 2009

 

 

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