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Messaggio subliminale (dal latino sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio) è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità che in psicologia si riferisce ad un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. (Wikipedia)
Messaggi subliminali, ovvero, non registrati dalla coscienza, ma che arrivano a colpire gli strati più profondi della mente, per indurre comportamenti (politicamente, commercialmente, socialmente) sfruttabili. Oppure, sfruttabili in un unico colpo, in tutte e tre queste sfere.
Lo furono i telefilm dell’era Gelli, in cui il Piano Rinascita – avviato allo scopo di riformare e omogeneizzare le coscienze dell’italico popolo – prevedeva l’ascesa del noto palazzinaro milanese, già capace imprenditore televisivo, attraverso il bombardamento – in orario serale – dei cervelli (di Noi allora ragazzini, e dei Nostri genitori e nonni) con le arcinote serie TV come Charlie’s Angels, etc. etc. …
Messaggi subliminali contenuti in quegli episodi che, immancabilmente, finivano con una risata… ricordate?
Erano messaggi subliminali, volti a spianare il terreno all’ascesa politica del noto palazzinaro, che sarebbe arrivata da lì a poco.
In fondo innocui. Penso di dire qualcosa di spaventoso: innocui quei messaggi subliminali? Eh, sì, in confronto a quello che sta accadendo oggi.
In piena globalizzazione, e recessione, stanno uscendo altri messaggi subliminali. Più pericolosi. Molto più inquietanti, per chi li sappia cogliere: i libri. Certi libri.
Le menti politiche, i cervelli che stanno ai piani alti, hanno capito che, il vecchio messaggio televisivo, non era più sufficiente ad assuefare le coscienze. Hanno capito che bisognava andare in bocca al “nemico”, per sconfiggerlo: “il libro”.
Il libro, oggi, difatti, non è più “libro”. E’ un recipiente di parole che, spacciato per “cultura”, genera “assuefazione”. Assuefazione alla globalizzata cattiva politica, assuefazione alla globalizzata e tollerata “corruzione”, assuefazione ai subdoli strumenti di controllo RFID come le tessere dei supermercati e lo stesso uso di Internet, etc. etc. … assuefazione alla GLOBALIZZAZIONE, assuefazione al clima di recessione dato ormai per accettabile ed eterno, alla cronica, e sempre in aumento, privazione di diritti, al cronico processo di amalgamazione (verso il basso) delle etnie, che produce scontento, cattiva economia, e rafforza il potere di sfruttamento dei potenti oligarchi (ECONOMIA CANAGLIA).
Se un libro “recipiente di parole” come “50 sfumature di grigio” ha tutto questo successo, mi chiedo: la merda, quante sfumature ha?
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