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Afosa giornata di agosto. I 34 gradi esterni fanno desiderare di incrociare per caso l’iceberg del Titanic.
Aver portato in dono un pacchetto di tabacco non mi esime dalla strigliata epocale: “Togliti dalla testa l’errata convinzione che scrivere sia facile. Non ha alcunché di romantico. Balzac scriveva per necessità, era un proletario, i romantici erano dei nobili, e per di più fannulloni. Tu sei di estrazione proletaria. Non avevi ancora re…alizzato che scrivere fosse una fatica? Se stai lì ad aspettare l’ispirazione è sicuro che scriverai un sacco di cazzate, ma quando avrai capito che scrivere è un impegno, e arriverà l’ispirazione, sarai in grado di padroneggiarla e solo allora scriverai cose magnifiche… Quando sali su quella sedia (nda: la sedia presidenziale, finora riservata solo al Vero Scrittore) devi aspirare ad avere un culo quadro e scrivere, scrivere, scrivere…”
Scendo dalla nuvola di sogno, quella su cui ho finora veleggiato, convinta che bastassero una penna d’oca, un foglio di pergamena e la flebile luce di una candela a creare il capolavoro del secolo. L’Ipse dixit continua imperturbato, nemmeno l’umidità e la scarsità di aria respirabile riescono a placare il dittatoriale amico/Maestro/pigmalione/altro di importante, che mi scruta dal divano, con aria convinta: “La vita è già dura. Se uno poi fa lo scrittore la si complica ancora di più. E salva ogni tanto il documento, che se c’è l’ennesimo black-out va tutto a farsi benedire…”
Non posso non ascoltare quello che dice, e soprattutto come lo dice. Reduce dalla lettura del cosiddetto “Romanzone”, che gli è costato anni di fatica, sono rimasta estasiata e colpita dalla pienezza di cotanta Opera, e non riesco a mascherare la stima ed il rispetto che nutro per quello che ha messo sulla carta. Anche se vorrei dargli un cazzotto sui denti. Perché ha ragione. E perché avrei potuto arrivarci da sola.
“L’umore va meglio adesso, mi è passato.” Fa per avvicinarsi a scrutare quello che ho scritto. Lo caccio in malo modo. Se riesco lo pubblicherò prima che se ne accorga. Il post che seguirà su facebook sarà “Cercasi pazienza” – litigio scampato – per Autore di innegabile talento, ma che ricorda spesso un noto dittatore coreano”.
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