Gabriele Croppi viaggio fotografico a Cuba
Gabriele Croppi è un giovane, già promettente fotografo, che – con Cuba Last Minute – ha dimostrato cosa sappia fare il suo obiettivo. Ovvero, ritrarre, attraverso sapienti bianco/nero, la vita su un’isola che, per leggenda e poca informazione, passa per essere un luogo felice, fatto di sigari, aragoste, tanto sole e belle – disponibili – donne.
Gabriele, invece, ci conduce, come un esperto cicerone, nei luoghi dove si consuma, a Cuba, la miseria del vivere, proprio di quel vivere che, troppo spesso, un turismo – occidentale, progredito – cinico e sbadato va laggiù a sfruttare. Non quindi immagini di vita allegra e spensierata; bensì spaccati di un’esistenza vissuta ai margini del grande mondo capitalista, ai margini di un banchetto di cui i cubani possono raccogliere solo le briciole che cadono dal tavolo.
L’obiettivo di Gabriele Croppi è preciso, incisivo, coglie schegge di cronaca e non concede nulla al pietismo, anche se i suoi ritratti sono davvero percorsi da malinconia, e da una vera pietà, che fanno di Gabriele – più che un cronista impartecipe – un artista. Compassione e pietà permettono a Gabriele Croppi di addentrarsi anche nelle logore abitazioni di certe ragazze, ritratte nella loro avvenente nudità, senza cadere nel voyeurismo, ma, al contrario, sottolineando la poesia di un corpo che si concede fiducioso all’obiettivo, sottolineando, senza morbosità, lo squallore di quelle stanze dove si consuma il sesso a pagamento per il turista ricco che viene a Cuba, non certo animato da curiosità antropologico/culturale.
Un viaggio che si dipana attraverso una sequenza di bellissime immagini a tutta pagina, che ci ricorda scrittori come Cabrera Infante, che di Cuba hanno saputo raccontare pregi e tristezze.
Gabriele Croppi viaggio fotografico a Cuba
“CUBA LAST-MINUTE”
Fotografia
Comedit – 2000, 2002
©, 2007
INTERVISTA A GABRIELE CROPPI – a cura di Andrea Di Cesare
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