Cynthia Ozick Il messia di Stoccolma un romanzo di cultura yiddish
Stoccolma
Un libro dai toni chiaroscurali. Una redazione dove le tavole del pavimento scricchiolano sotto i passi affrettati di un gruppo di giornalisti che cercano di fare andare avanti una testata che si è ritagliata una dignitosa fetta di pubblico.
Le ansie, le fobie, le solitudini di un oscuro giornalista, che scrive recensioni di libri oscuri, libri che nessuno conosce o mai leggerà, libri che hanno lo stesso destino di poca celebrità e visibilità di chi li recensisce. La sua rubrica è relegata in una nicchia poco frequentata dai lettori del giornale; su questo strano personaggio, al limite della psicopatologia, si addensano le luci e le ombre, i contrasti più drammatici e interessanti della vicenda. L’ambientazione nordica di questo messia ben si addice a psicologizzare il paesaggio, in una chiave interiore e quasi lugubre, in un mondo che talora viene attraversato dalla luce, come da una lama tagliente, che rivela il nascosto.
©, 2011
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