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LISE SARFATI fotografia FASHION MAGAZINE Texas

LISE SARFATI fotografia FASHION MAGAZINE Texas
Austin, Texas
A pochi giorni dall’inaugurazione presso la Galleria Sozzani della prima mostra in Italia di Lise Sarfati, nello stesso prestigioso spazio milanese cornice di una selezione significativa del suo lavoro fotografico, l’Agenzia Contrasto ha presentato in anteprima il 22 settembre scorso (a seguire,  il 7 ottobre, il lancio parigino, alla Maison Rouge) il Fashion Magazine 2008 curato dalla fotografa francese.
Dopo le edizioni create da Martin Parr, Bruce Gilden, Alec Soth, la scelta di affidare il nuovo numero a Lise Sarfati riconosce il valore della fotografa, rappresentata dalle gallerie Yossi Milo di New York e Rose Gallery di Los Angeles. Cresciuta a Nizza, città di confine, di anziani e di teenagers piuttosto selvatici, città di buffe mescolanze, già fotografa ufficiale dell’Accademia di Belle Arti di Parigi, dieci anni vissuti in Russia, poi, nel 2003, negli Stati Uniti, Lise Sarfati non è una fotografa di moda.
Nel suo lavoro c’è la curiosità sincera, l’interesse, l’amore per i luoghi e per le persone che li abitano, soprattutto per l’universo giovanile e femminile. Il Midwest americano attira Lise per il senso di spazio primordiale, per l’impressione di poter essere semplici, diretti. Le piacciono le case di legno chiaro della middle class, quelle di Austin, Texas, “una piccola città al centro degli Stati Uniti che è però capitale di uno Stato”. Lise ha voluto aprire il racconto degli incontri con alcune ragazze americane con Sasha, conosciuta due anni or sono. Allora viveva in una bella casa, in famiglia. L’idea iniziale per il Magazine era di girare la città  e riprendere ogni ragazza all’interno della propria abitazione o negli immediati dintorni. Pochi mesi fa Lise seppe che Sasha aveva lasciato tutto per la California, per seguire un ragazzo, nella comune “Rainbow Family”, tra i boschi. “Guarda, Sasha  rifiuta tutto –  la società consumistica, l’America, il suo sistema di vita, i suoi vestiti… era innamorata, e poi il suo corpo cambiò. Divenne molto magra, molto alta, quasi androgina”. Lise ritrova Sasha nella natura selvaggia, i capelli ribelli le nascondono il viso che rifiuta l’obiettivo, il corpo esile, i jeans neri strappati.
Il concept della rivista, che prevede ogni numero creato unicamente dall’artista, solo fotografie, l’inserzionista in calce, protagonismo del personaggio-modella escluso, trova in Lise Sarfati un’interprete particolarmente sensibile nell’uso della foto di moda oltre il cliché, come strumento per riflettere l’immagine delle sottili pieghe psicologiche e sociologiche rivelate dalle situazioni di vita e di storia quotidiana  delle giovani incontrate. La cromia cipriata di questi quadri, sofisticata cifra stilistica propria dell’artista, veicola l’attenzione nella dimensione intima delle immagini, accomunate da uno sguardo pensoso e riflessivo. “Bisogna andare nell’interiorità delle cose”, dice Lise. La fotografa, lo stilista, le ragazze sperimentano lo stesso itinerario di ricerca, dove l’occhio scruta e sonda, ma è capace di mantenere la distanza, nel rispetto discreto di volti e di corpi la cui bellezza consiste nell’umorale, delicata formazione della propria identità.
Arricchiscono il Magazine il contributo di Quentin Bajac, direttore del Dipartimento di fotografia del Museo d’Arte Moderna, Centre George Pompidou, l’intervista di Rick Owens, fashion designer, a Lise Sarfati e la conversazione con Carla Sozzani e Azzedine Alaia.
LISE SARFATI
LISE SARFATI fotografia FASHION MAGAZINE Texas
Austin, Texas
Edizioni Magnum Photos
Collector’s edition    bilingue Inglese/Francese 
 
LISE SARFATI
The New Life – Immaculate – Mother & Daughter
In mostra  una  selezione di scatti della serie The New Life (2003), già presente in importanti musei e gallerie nel mondo e soggetto del volume La Vie Nouvelle  (ed. Twin Palms, 2005) e di due serie mai finora esposte, Immaculate (2006 – 2007) e Mother and Daughter (2005 – 2007, di prossima pubblicazione in volume edito da Schimmer Mosel nel 2009), tutte realizzate negli Stati Uniti.
Esplicito omaggio a La Vita Nova, la prima è un omaggio all’amore assoluto, idealizzato, eterno, quello di Dante per Beatrice. Un viaggio nel quotidiano di  grandi e piccoli centri, Austin, Berkeley, Los Angeles, New Orleans, la Georgia, dove la fotografa riflette sul limes della dimensione adolescenziale.
Immaculate penetra nell’esclusivo hortus conclusus di alcune scuole cattoliche californiane per sole ragazze. Ancora una volta la fotografa focalizza l’obiettivo sulle studentesse adolescenti, in divisa, poco prima di tornare a casa. Il giardino chiuso, protetto, incontaminato viene turbato dal desiderio di abbandono alle proprie fantasie delle giovani, libere di assumere posa ed espressione.
In Mother and Daughter l’artista sonda le sfaccettature della relazione generazionale madre/figlia, rivelandone l’aspetto del gioco di ruoli. Nei sobri interni borghesi delle case californiane, l’ancor giovane madre e la figlia adolescente restano separate dal riquadro dello scatto, l’una immersa nell’immaginario dell’altra, nell’esibizione della pelle tatuata  come nel travestimento dell’abito bon ton, quasi temendo l’incontro reale che ne rispecchierebbe l’ambiguo sdoppiamento.
LISE SARFATI
The New Life – Immaculate – Mother & Daughter
Galleria Carla Sozzani, Corso Como, 10 – Milano
Dal 7 settembre al 19 ottobre 2008
 
©, 2008

 

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