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Nel 1925 si trasferisce a Milano per intraprendere la carriera di giornalista. I primi tempi non sono certamente facili, visto che è costretto a dormire sulle panchine del parco, prima di entrare alla Arnoldo Mondadori Editore e poi alla Rizzoli come redattore.
La sua rubrica fissa pubblicata sul giornale Film viene notata da Aldo Borelli, che gli spalanca le porte del Corriere della Sera. Negli stessi anni è inoltre a capo dell'ufficio stampa della Germania Film, ente per la promozione del cinema tedesco in Italia.
La collaborazione con il Corriere della Sera, interrotta nel 1943, riprende due anni dopo e si rivela proficua per la carriera di Marotta, che contemporaneamente compone sceneggiature cinematografiche e teatrali. (Wikipedia)
GIUSEPPE MAROTTA Napoli e Milano nella letteratura del dopoguerra
recensione apparsa sul quattordicinale Benevento diretto da Achille Biele
Giuseppe Marotta nasce a Napoli nel 1902 e vi muore nel 1963. Autore prolifico, ha totalizzato tre romanzi e venti Volumi di racconti. Dopo un’infanzia trascorsa in difficoltà d’ogni genere, si trasferisce a Milano nel 1925, e inizia la sua collaborazione con svariati periodici.
Scrittore di successo, Giuseppe Marotta di Napoli esprime una vena sentimentale e nostalgica. Giornalista acuto, collaborò col Corriere della Sera, ma fu anche sceneggiatore e soggettista cinematografico. “L’oro di Napoli”, pubblicato per la prima volta nel 1947, fu portato alla ribalta dall’omonimo film di De Sica. “A Milano non fa freddo” (1949) è un Volume che parla sommessamente dell’Italia del dopoguerra, tra stanze ammobiliate e balere da quattro soldi. Un’Italia che si sta risollevando faticosamente, ma con fiducia, dal disastro della guerra.
Altri titoli: “Gli alunni dei sole” (1952), “Coraggio, Guardiamo” (1953), “Mal di galleria” (1958), “Gli alunni dei tempo” (1960), e il più noto “Le milanesi” ripubblicato nella BUR nel 1986.
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