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Vincenzo Consolo (Sant'Agata di Militello, 18 febbraio 1933 – Milano, 21 gennaio 2012) è stato uno scrittore, giornalista e saggista italiano. È considerato uno tra i maggiori narratori italiani contemporanei. È un autore sui generis perché non scrive veri e propri romanzi, convinto com'è che "non si possono scrivere romanzi perché ingannano il lettore", ma predilige una narrazione orientata verso la poesia. (Wikipedia)

VINCENZO CONSOLO

VINCENZO CONSOLO
Vincenzo Consolo nasce a S. Agata di Militello il 18 febbraio 1933. Da sempre impegnato in una ricerca della razionalità, che ci possa guidare all’interno del caos, Consolo appartenne al gruppo che, con Italo Calvino, collaborò a “Menabò” negli anni della neoavanguardia e della seconda rivoluzione industriale. Consolo professava e professa nei suoi scritti un “ordine mentale abbastanza solido per contenere il disordine”. Negli anni di “Menabò”, insieme a Vittorini, Consolo assisteva alla trasformazione linguistica dell’Italia, e considerava la possibilità della nascita di una nuova koinè, nata dalla fusione tra i dialetti meridionali e quelli settentrionali.
 Consolo, romanziere e saggista, ha pubblicato svariati volumi, alcuni insigniti di prestigiosi premi:
“Lunaria”, 1985 – Premio Pirandello;
“Retalbo”, 1988 – Premio Grinzane Cavour;
“Nottetempo, casa per casa”, 1992 – Premio Strega;
“L’olivo e l’olivastro”, 1994 – Premio internazionale Unione Latina. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e rumeno.
©, 2004

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