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ESSERE JOHN MALKOVICH Spike Jonze una New York irreale e grottesca

ESSERE JOHN MALKOVICH Spike Jonze una New York irreale e grottesca
Un burattinaio che fa la fame nel cuore di New York City, tirando per strada i fili delle sue marionette, amorevolmente costruite la notte nel suo laboratorio casalingo, e che ambisce a diventare il più grande burattinaio mondiale, in barba alla recessione economica, culturale e politica, che dovrebbe ragionevolmente fargli cambiare strada, non può ancora sapere – fino a quando non avrà messo piede al 7° piano e mezzo di un vittoriano palazzo di uffici fondato da un vecchio Capitano puritano – che un passaggio segreto lo potrà condurre nella testa di John Malkovich, e farne diventarne il padrone assoluto, burattinaio questa volta di un essere vivente, cosciente, di cui lui – Craig Schartz (al secolo John Cusack), burattinaio fallito e depresso, ammogliato a una patita degli animali, che ha trasformato la sua abitazione in uno zoo di bestioline nevrotiche, in cura dallo psicoanalista per traumi infantili che le fa sentire inadeguate – guiderà, comanderà le azioni e la stessa vita emotiva e sessuale.
«Questo è giocare con le persone», esclamerà, a un certo punto, la sua socia in affari, presa dall’enfasi del guadagno, e dall’esaltazione sessuale. Trattasi di una collega del 7° piano e mezzo, dark lady dalla sessualità ambigua e paralizzante, cui Craig tenta di fare la corte – con ampio insuccesso – sin dal suo primo ingresso in quello strano accorpamento di uffici, dal soffitto alto la metà dei soffitti normali: abbassando i soffitti, si abbassavano i costi, e si innalzavano i guadagni, secondo la filosofia del fondatore della onorata Ditta vittoriana nel cuore della Grande Mela.
John Malkovich

 

Infatti Craig – assunto come archivista per le sue spiccate doti manuali nello scartabellare faldoni – aveva inavvertitamente scovato una botola segreta, che, sin dalla sua prima ispezione, lo aveva inghiottito, come una specie di colon-retto pieno di escrementi e viscidumi vari, e mandato al centro del cervello di John Malkovich; risultato: aver esperito in presa diretta la vita mentale ed emotiva di un grande personaggio dello spettacolo, per 15 minuti di vero estraniante cinema. Rigettato lungo la circonvallazione, in una notte di pioggia che, per lo meno, gli lavava via la merda che aveva addosso, raccontò tutto alla donna dei suoi sogni, che non gli credette e gli diede del pazzo, suggerendogli “amorevolmente” di porre fine alla sua inutile esistenza buttandosi dalla finestra. Ma la strafica di cui Craig è innamorato fiuta subito dopo l’affare: finisce per credere all’assurdità raccontatale, e mette su un business telefonico, che farà – nottetempo – affluire al 7° piano e mezzo molti individui insoddisfatti della propria vita per esperire – a 200 $ a viaggio – l’avventura, per 15 minuti, di essere un altro, e per la precisione John Malkovich.
Il film, da commedia dark, assume i toni del dramma filosofico, man mano che le relazioni fra i personaggi (Craig, la dark lady e la moglie di Craig) si trovano al centro di una delirante pornorelazione a tre, nella quale la testa del povero John Malkovich serve a far loro esperire eccitanti e a tratti angoscianti sdoppiamenti sessuali, transessuali e lesbici, in quanto tutto ha inizio nel momento in cui la dark lady si accorge, facendo sesso con Malkovich, di essere guardata dalla moglie di Craig (in pieno “viaggio”) di cui era innamorata, e che a un tratto scopre la propria vocazione a vivere una vita maschile, tradendo Craig con la dark lady stando all’interno di John Malkovich. Ma Craig, finalmente, avrà la meglio, riuscirà a “portarsi a letto” la dark lady – sogno dei sogni – chiudendo la moglie nella gabbia dello scimpanzé, e facendo un viaggio in cui si impossesserà della sessualità di John Malkovich e gli farà conquistare l’affascinante e perversa collega. Il seguito sono solo un po’ scontati fiori d’arancio.
ESSERE JOHN MALKOVICH
USA, 1999
REGIA: Spike Jonze
Durata: 108 minuti
Con: John Malkovich, Cameron Diaz, John Cusack, Catherine Keener
©, 2006

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