UNA SOLITUDINE TRASPARENTE
I locali, anche al sabato e nelle ore deputate all’aperitivo, erano pressoché deserti. Se i soldi sono tutto, c’è anche da dire che le persone stavano gradatamente perdendo tutto. Le vedevi e le sentivi espropriate del loro presente, per non parlare del futuro. I giovani non avevano nemmeno in mente la categoria temporale di un domani, preferivano passare il proprio tempo nella completa inedia mentale, costretti in lavori pagati alla giornata che li svuotavano di ogni significato, che riempivano con alcool sesso e droghe. Se i soldi erano tutto, era anche vero che un minimo principio di aderenza culturale alle cose, quel tipico sguardo prospettico che proviene da una buona formazione sui libri, lo avevano ancora le persone dai 50 in su. Loro, solo loro, che avevano vissuto la giovinezza in un’epoca in cui le Istituzioni, le Università, le librerie, i circoli reggevano ancora. Qualcuno ha voluto inventarsi una Crisi a tavolino, e poi una Guerra Religiosa in Vitro, per portare a questa desertificazione. Un grande arido Deserto era ciò che rimaneva di una Civiltà dei Consumi che aveva visto il suo sorgere sessant’anni fa, e il suo recente declino in una nuova forma di Civiltà, fatta di un divenire che non portava a nulla, di un consumismo che aveva perso l’unico motivo per cui esso era nato: il Piacere, e la conseguente Gioia di Vivere. Se nel 2018 la gente continuava ad essere costretta a consumare, lo faceva senza più alcuna gioia, essendo state bruciate in ogni individuo le papille gustative. Una corsa ai piccoli, ma continui, reiterati, inutili consumi a basso costo, che non dava alcun piacere, e non era nemmeno capace di colmare il grande vuoto esistenziale e la solitudine. Una risposta che il consumatore dava agli stimoli pubblicitari, come spinto da un obbligo, un dovere, un rito imposto, svuotato di ogni piacere, di ogni gioia, di ogni godimento. I locali sotto i porticati di marmo del grande centro direzionale, simbolo del lusso e dell’eleganza esclusiva, grazie al gusto equivoco di nuovi architetti e arredatori assoldati dall’ndrangheta per riciclare denaro sporco, di questa Nuova Civiltà che si reggeva sulle Macchine e sulla Criminalità, erano scene surreali fatte di arredi stilizzati, levigati, impersonali, un gusto mutuato dal Nord Europa e dalla New Age, con luci soffuse e uniformi, basse e ruffiane, e una schiera di camerieri in divisa, come sull’attenti, all’ingresso, nella vana attesa di un solo cliente. Passandogli davanti, Corrado era come percepisse i loro pensieri. Gente modesta, venuta dal Sud credendo che M. potesse dare qualche speranza, a loro, alle loro mogli, ai figli che, presumibilmente, non avrebbero potuto studiare, non avrebbero potuto elevarsi al di sopra della condizione dei loro Padri.
La solitudine non esiste. Solo chi è veramente fortunato nella vita, solo chi abbia avuto la possibilità di credere ciò, è veramente al sicuro dalla solitudine. Una volta gli era stato chiesto se, nelle situazioni di disagio psichico più estremo, i soldi avessero qualche potere. Lui rispose di sì. I soldi hanno un grande potere. Anche quello di non farti percepire la solitudine. Se, in pieno inverno, puoi godere del riparo di una casa, di buoni vestiti e di cibo, non sarai mai solo. Perché avrai sempre te stesso, in carne ed ossa e Spirito, vivo e vegeto, e questa è la prima forma di compagnia, e di fortuna, contro la solitudine. Ma non si deve essere così ipocriti dal pensare che, per questo, non ci vogliano i dannati soldi. Per studiare ci vogliono i dannati soldi, e anche per elevare il tuo Spirito al Cielo, ci vogliono sempre quei dannati soldi. Per fare meditazione buddhista, tanto in voga, tanto di moda, ci vogliono i dannati soldi, perché nei circoli buddhisti alla moda, dove ci sono tutte quelle belle persone che meditano, ci devi andare pulito, e vestito più che bene. E in quei circoli esclusivi, non è ammessa l’ignoranza, lì si parla forbito, e per farlo, devi aver studiato, e devi avere avuto i soldi, per farlo. Sì. I soldi sono tutto. Al tempo stesso, non sono niente. Dipende da che angolazione li si guardi. Se li guardi dall’angolazione giusta, ovvero, da quella che te li fa temere, e rispettare, capisci che i soldi sono davvero, schifosamente, Tutto. Essi racchiudono Tutto. Ogni cellula che ti compone, ogni pensiero espresso dai tuoi neuroni nel tuo misero cervello, si sono nutriti di Banconote. Ogni tuo piccolo o grande successo, si è nutrito di banconote. Ma anche i tuoi insuccessi, hanno divorato banconote. A quel punto, le banconote hanno iniziato a divorare te. A quel punto, quando anche di te non c’è più niente da divorare, sei Solo. Veramente solo. E lo sei, perché hai guardato i dannati soldi dall’angolazione sbagliata, quella per cui non hai avuto timore e rispetto per i Soldi. Quell’angolazione sprezzante di chi, in maniera relativizzante, con una forma di finto coraggio e sprezzo del pericolo, dice: sono solo carta. Ma c’è un’altra angolazione, un’angolazione ancora più giusta, all’interno della prima giusta angolazione: quella per cui, sei grato, di quello che hai, che hai comprato coi tuoi dannati soldi. Dal Corso di Laurea che ti è costato anni di studio e di spese in libri e rette universitarie, all’abito con cui ti sei presentato al tuo primo vincente colloquio di lavoro, allo Yacht, alla pentola a pressione con cui cucini le verze in pieno inverno, all’ultimo spillo con cui ripari i tuoi jeans, all’ultima puntina da disegno con cui fissi un pezzetto di carta alla libreria. Non c’è gerarchia tra queste conquiste, lo spillo vale lo yacht, e se lo spillo vale lo yacht, stai guardando i dannati soldi dalla prima giusta prospettiva, quella della gratitudine. E secondariamente, del timore per questa entità demoniaca e virtuale, volatile, che sono i soldi, e quindi del rispetto.
Non credete alle ricette New Age che Vi inculcano il Credo in una totale e sincronica Interconnessione, solo per farVi spendere più soldi in smartphone, trucchi da viso, palestra, sushi, buddhismo a buon mercato, Trasgressione, per alimentare quella inesistente Interconnessione, e generare Profitto. Imparerete a ricondurre nel Perimetro di Voi Stessi, Voi Stesse, entro la Muraglia infra cellulare del Vostro Essere, quel Dominio sulle cose che, probabilmente, anche Voi, avete perso, così come anche Corrado aveva perso. L’Interconnessione, d’ora in poi, sarà solo con Voi stessi. Gli Altri, non esistono più. Ci sarà una Guerra. La Guerra contro le Macchine, alla fine della quale, gli Altri saranno tornati.
Ma per ora, sarete, siamo, totalmente Soli.
©, 2018
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