Essere persone libere dal cervello pulito
Uno stato regressivo della Mente, può essere accompagnato da un pensiero di tipo magico o primitivo. E’ molto diffuso fra persone affette da psicosi il pensare la Parte valevole per il Tutto. Come anche prediligere cibi in cui le singole parti non si avvertano al contatto coi denti, prediligendo le cosiddette pappe e i cibi scotti.
La parte (rispetto al tutto) è un concetto che ci riallaccia a quello psicologico (di matrice filosofica nietzschiana) di Individuo, o Individuazione. E’ molto difficile individuarsi, raggiungere un livello di Individuazione rispetto, prima, alla famiglia, poi, al gruppo e alla società. Chi di Noi è in grado di ritenersi Individuo sino in ultimo? Giunto a uno stato di tipo apollineo?
Molte sono le spinte sotterranee, che agiscono sulla e nella persona, affinché ciò non avvenga. Alcune di queste sono sociali ed economiche, perché una società di Individui – di persone Individuate e apollinee, non desiderose di riconoscersi in nessun macro gruppo – è una società meno gestibile dal potere e meno redditizia per il mercato.
Potere e mercato, in un certo qual modo, favoriscono le spinte oscure, sotterranee, volte alla regressione verso stati mentali di tipo psicotico, ovvero, magico/primitivi, e oggi, diremmo anche tribali.
Le tribù che si stanno via via creando a tutti i livelli si alimentano di paure e odio reciproco, designando paletti entro cui stare e nemici da combattere al di fuori di essi, e i nemici, anch’essi, sono il prodotto della persuasione operata dal mercato, e supportata dal potere (complici giornalisti e personaggi televisivi).
Il potere politico si alimenta di paure e fake news, di luoghi virtuali in cui si alimentano odio e invidia. Mai come oggi la politica sembra essa stessa diretta da logiche che la guidano dall’alto, facendoci sembrare i vari leader solo dei simulacri vuoti, delle teste di legno, punte di un iceberg che affonda chissà dove, nelle stanze di un potere economico sovra politico e sovra nazionale. Il mercato educa la massa, e questa sembrerebbe educare i politici a fare quello che essa vuole. Tutto parte dal mercato, e da un Individuo massa reso primitivo e pulsionale, labile, da stress e ambizioni esagerate. I politici non contano più nulla, sono diretti dall’alto – o, se vogliamo, dal basso: si potrebbe quasi ben dire che sono gli zimbelli della massa, che con un click può decidere il loro destino, ma questo, forse, la massa ancora non lo sa, non le è stato detto; di questo la Massa non è ancora pienamente cosciente, sennò sarebbe il disastro.
Fin tanto che i consumi reggono, il narcisismo consumistico dell’uomo massa resta disgiunto dalla sua ricaduta politica nella sua percezione. Il consenso politico è direttamente legato al consenso verso i consumi. L’uomo massa consuma una borsetta e una vacanza, così come consuma un politico: sono tutti oggetti di consumo. Solo che crede ancora che il politico si trovi al governo per via delle elezioni. E non per il mercato, che ve lo avrebbe già posto a prescindere da quelle.
Se non siamo ancora caduti in una dittatura, è perché il potere ha capito che una dittatura sarebbe poco redditizia: farebbe crollare i consumi. Meglio mantenere in vita i consumi, e l’inutile rituale delle elezioni, affinché lo status quo si mantenga.
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La psicologia definisce “pensiero” l’attività della mente volta a formulare concetti, ragionamenti, e ad arrivare alla soluzione dei problemi. Per contiguità e somiglianza, un oggetto tende ad evocare un oggetto simile, o posto insieme a lui. Il “pensiero” è anche un processo mentale composto dall’utilizzo di rappresentazioni mentali e simboli afferenti alla realtà degli oggetti, degli avvenimenti o della memoria. Il pensiero è chiuso tra lo stimolo (interno o esterno) e la risposta.
Ciò che fa la mente, lo fa anche la politica, ovvero, il potere: scelgono oggetti, idee, situazioni rappresentazioni simili, e le ordinano in categorie comuni al fine di creare i paletti entro cui stare (indicando ciò che sta di fuori come – politicamente, socialmente – avverso), in modo da non rendere le persone libere di pensare con la propria testa.
Per giungere a ciò, utilizza procedure mentali del tipo: astrazione (oggetti hanno idee e aspetti in comune che, astratte da tutto il resto, divengono cardini e cancellano tutte le altre differenze), generalizzazione (con la generalizzazione vengono messi insieme oggetti simili sulla base di una somiglianza anche superficiale). Il pensiero, così, muove prima dagli oggetti concreti, poi, arriva a quelli astratti, come i concetti.
Questi sono i punti iniziali del discorso che il potere opera tramite la persuasione offerta dal mercato, dal consumo. Utilizzando tutti i canali comunicativi: televisione, radio, editoria, giornali, arte, intrattenimento, consigli per il tempo libero.
L’uso pervasivo dei media avrebbe ormai reso questo processo stabile, diremmo quasi irreversibile. E’ per questo motivo che, ancora una volta, qui si batte sulla necessità di non far morire la cultura, per essere persone libere. Se si spegnesse qualche volta di più la televisione, e se per un giorno o due non si andasse sui social, dedicandosi a un libro, magari un libro vecchio, comprato usato, e non di quelli odierni, si farebbe un po’ di pulizia nelle Nostre teste, nel tentativo di diventare persone più libere. Se teniamo pulito da file inutili e virus un semplice pc, perché di tanto in tanto non ripulire la Nostra testa?
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