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Roberto Beneduce Etnopsichiatria e migrazioni in un mondo creolo

Roberto Beneduce Etnopsichiatria e migrazioni in un mondo creolo
Frontiere dell’identità e della memoria
Roberto Beneduce è antropologo e psichiatra, oltre che psicoterapeuta. In Frontiere simboliche e temporali – o geografiche – indica i fattori che disegnano la nostra esistenza e ne interpreta le valenze che hanno nell’esperienza di immigrati e rifugiarti considerati come testimoni. Esplorandone i significati e le ragioni, l’etnopsichiatria costruisce modelli di cura e semiologie sensibili ai differenti linguaggi della sofferenza, in grado anche di dialogare con i nodi della colonizzazione psichica.
Il libro, l’etnopsichiatria delle migrazioni, oltre a curare e interrogare, si pone domande sul ruolo sociale del diverso, in una società sempre più ansiosa e attraversata da nuovi e vecchi spettri: fascismi, razzismo, militarizzazione delle frontiere, paura dell’Altro.
Si trova qui riferimento al progetto di una etnopsichiatria della memoria, del conflitto e della cura. Il libro è anche destinato a quanti si interrogano sui profili individuali e sociali della migrazione, e sulle dimensioni simboliche e politiche della salute. L’etnografia clinica e l’analisi delle forme di violenza e di arbitrio scandiscono oggi l’incontro con le popolazioni immigrate. Di fronte a tali quesiti, quella qui proposta è una etnopsichiatria critica e dinamica. 
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