Gino Severini futurismo e Parigi
Gino Severini (Cortona, 7 aprile 1883 – Parigi, 26 febbraio 1966) è stato un pittore italiano che ha attraversato il ‘900 prendendone gli spunti migliori senza mai restare ancorato a una sola corrente artistica, passando dal divisionismo, al futurismo al cubismo, sino a giungere alle ricostruzioni figurative del ritorno all’ordine, come in Maternità o Ritratto della moglie Jeanne anticipando un gusto che di lì a poco sarebbe diventato una costante di tutta l’arte europea.
Gino Severini, artista rigoroso tanto quanto fantasioso e inventivo, ha saputo unire la ricerca scientifica su forma e colore alla più immediata vocazione creativa, con grande rigore costruttivo. Tra il 1910 ed il 1915, innestò i valori dinamici del futurismo su quelli costruttivi del cubismo. Fu Giacomo Balla ad avviarlo verso la pittura divisionista che approfondì a Parigi a partire dal 1906 (Primavera a Montmartre, 1909). Theo van Doesburg ha definito lo stile di Severini psychisch kubisme (in italiano: cubismo psichico).
Durante il periodo parigino, Severini svolge un importante ruolo di collegamento fra gli ambienti artistici francesi ed italiani. La sua indole eclettica e disposta alle contaminazioni, fece sì che avvicinasse la sensibilità cubista a quella futurista. Come pure un suo predecessore, Henri de Toulouse-Lautrec, fu un frequentatore di cabaret e bistrot, che Severini prese ad ispirazione di quadri quali La danza del pan pan al Monico (1911), Geroglifico dinamico del bal tabarin e Ballerina in blu (1912), coronando il gusto dinamico del futurismo in una visione caleidoscopica in cui spazio e tempo e luce, presente e passato, vengono fusi in un’unica scena di luci e colori.
ARTISTI CORRELATI