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Contro l’ecologismo classista dei ricchi che fa pagare il conto al popolo (Marco Rizzo).
A chi rispondono gli EcoVandali di Ultima Generazione? Chi sono veramente gli attivisti di Ultima Generazione, e da chi sono finanziati? I loro toni sono messianici e suonano come un ultimatum: “stiamo andando verso l’estinzione!”, “tra qualche anno non esisterete più!“.
Sembrano degli idealisti mossi da un vero intento umanitario. In verità godono di una rete internazionale di finanziatori miliardari, e usano mezzi terroristici e destabilizzanti. La loro retorica apocalittica sdoganata da Greta Thunberg è arrivata ad avere credito dentro il palazzo delle Nazioni Unite.
Il loro finanziamento è Un sistema di scatole cinesi (…) frutto della “generosità” di ricchi e celebri donatori appartenenti all’élite progressista americana, a partire dal dorato mondo di Hollywood. E un disegno politico tutt’altro che filantropico: far crescere la radicalizzazione per imporre l’agenda ambientalista. Ecco cosa c’è dietro i blitz degli attivisti- inclusi gli italiani di Ultima generazione(…)(https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/35882520/ultima-generazione-chi-da-soldi-ecovandali.html).
In questi giorni L’Onu interviene in difesa degli attivisti di Ultima Generazione in Germania. Dopo una serie di perquisizioni ai danni di membri del collettivo ambientalista Ultima Generazione in Germania, un portavoce del segretario generale dell’Onu è intervenuto in difesa degli attivisti. Gli attivisti climatici dei gruppi come Ultima Generazione sono una “voce morale” e “vanno protetti”. A dirlo è stato il portavoce del numero uno delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Le loro azioni hanno un carattere di alto impatto mediatico. Le azioni di Ultima Generazione sembrano rivolte più contro i cittadini che verso il potere che dicono di combattere: blocchi stradali, ma anche azioni contro le opere d’arte.
Il copione si ripete identico in tutto il mondo, e risponde a un’unica regia, un network di associazioni che fanno tutte capo alla Climate Emergency Fund: holding globale con sede a Beverly Hills che gode del finanziamento di noti multimiliardari.
L’organizzazione è ramificata in tutto il globo: in Italia ci sono gli ormai noti Ultima generazione, in Gran Bretagna c’è il gruppo Extinction Rebellion, in Francia c’è Derniere renovation; questi ultimi avevano bloccato una tappa del Tour de France, una partita del Roland Garros e lanciato un sondaggio per decidere se imbrattare La gioconda di Leonardo o La colazione sull’Erba di Édouard Manet. Gli omologhi tedeschi sono Letzte Generation, che si sono distinti per aver incaricato uno di loro di incollarsi con i capelli al celebre quadro di Johannes Vermeer, La ragazza con l’orecchino di perla.
Al vertice di questa rete ormai diffusa in tutto il mondo e che negli ultimi mesi ha intensificato le proprie azioni di protesta c’è il Climate emergency fund, fondato nel 2019 da Trevor Nielson. Questi è un potente uomo d’affari che ha fatto del business cosiddetto filantropico il proprio mestiere, prima divenendo portavoce di Bill Gates (il quale gli aveva affidato alcuni progetti come l’International Aids Vaccine Iniziative), poi collaborando con George Soros, Ted Turner, Barack Obama. “Noi finanziamo il reclutamento, la formazione, le spese legali e le azioni. Il movimento deve agire come se la verità fosse reale, impiegando comunicazioni di emergenza”, ha dichiarato Margaret Klein Salamon, direttore esecutivo del Climate emergency fund. Non può non generare sospetto il fatto che il suo fondatore, Trevor Nielson, abbia grandi investimenti nel campo dei combustibili puliti.
C’è una rete ufficiale che si chiama A22 ed è finanziata da questo Climate emergency fund. Sotto questa rete ci sono i vari nomi di tutte queste associazioni nei vari Paesi, e in Italia c’è Ultima generazione. Tutto è alla luce del sole, tutto è pubblico. Tranne l’entità dei finanziamenti. L’impressione è che questi attivisti siano l’ultimo anello della catena, e che non siano del tutto consapevoli di tutto quello che c’è sopra di loro.
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