L’UMANA TRAGEDIA
Con uno stile discorsivo ma rigoroso, denso di fatti ben documentati e di aneddoti che la Stampa ufficiale tralascia volutamente, L’Umana Tragedia si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della Globalizzazione e della conseguente pervasività della Finanza derivata, dello strapotere bancario, della prepotenza delle multinazionali sparse per il globo, delle dinamiche del tutto nascoste che stanno alla base del progressivo impoverimento del continente africano, un continente che si potrebbe salvare, le risorse ci sarebbero, se non fossero ampiamente dirottate nei conti correnti dei potentati mondiali. Un lettore animato da curiosità, e una buona dose di indignazione, troverà pane per i suoi denti in questo libro.
Dalla sua lettura, emerge un quadro tragico, fatto di controllo telematico, speculazione, cinismo portato agli estremi, che diventa anche più pernicioso e pericoloso grazie alla velocità con cui le decisioni, anche le più arbitrarie, e prese da un piccolo manipolo di finanzieri, sono in grado di stravolgere le vite di interi popoli dalla sera al mattino, con un solo click.
Stiamo parlando di quei processi telematici, e decisionali, che si avvalgono della rete mondiale che interconnette banche e istituzioni governative, che viaggiano alla velocità dell’elettrone, generando in maniera irreversibile catastrofi come le ormai note bolle finanziarie. Con effetti a catena per la capacità dell’impulso elettrico di irradiarsi di server in server, producendo in poche ore crolli borsistici e fallimenti a valanga, mettendo in ginocchio anche una intera Nazione. Basta molto poco, al tempo di Internet, della moneta elettronica, dei profili contenuti nei data base governativi mondiali, per tagliare fuori realtà scomode, come un Governo considerato ostile, o un dissidente politico. In assenza di banconote, di transazioni fatte sulla base della carta moneta, basta bloccargli il conto corrente, e lui morirà di fame: un omicidio che avviene senza spargimento di sangue, e che, magari, non assurgerà nemmeno all’onore delle cronache.
Sono tanti gli omicidi corretti di questo tipo, che anche le multinazionali compiono su popolazioni inermi, tramite gli agenti tossici contenuti nei dentifrici o negli OGM, o negando al contadino indiamo il diritto di possedere le sementi con cui garantirsi il raccolto, o negando alla bambina pakistana il riposo dopo 14 ore passate a cucire borsette per una casa di moda europea, o violentando le donne impiegate in una piantagione di tè che hanno l’unico torto di ribellarsi alle condizioni disumane cui sono sottoposte giornalmente, per solo due dollari, e prendendole a bastonate se rimangono incinte.
A persone troppo sensibili, la lettura di questo libro è sconsigliata. E’ sconsigliata anche a chi voglia continuare a bere il tè in bustina delle multinazionali, senza porsi alcun interrogativo. A chi voglia continuare a vivere spensieratamente la propria vita piena di sicurezze e agi e comfort, senza il timore che, tutto questo, gli venga tolto dalla sera al mattino.
Questo libro, infatti, ci instilla il dubbio, l’atroce dubbio, che tutte le Nostre certezze non valgono niente e che, se sino ad ora, ci hanno lasciati stare, è solo perché, ancora, a LORO, non conviene toglierci di mezzo; sì, perché i mezzi per farlo, ce li hanno, e forse è solo questione di tempo.
Non viviamo più in nessuna forma di sicurezza, di democrazia, di Stato di Diritto: tutto è governato dalla cinica e spietata legge del profitto.
L’INDIVIDUO non esiste più, e la Massa è composta di Ombre evanescenti o semplici codici alfanumerici che rimandano a lavoratori e pensionati incasellati nel mega data base di Bruxelles, che possiede i profili di ciascun essere umano della Terra, coi suoi gusti, conto bancario, reati commessi, malattie pregresse, e molte altre informazioni che non ci è dato di sapere, e che potrebbero essere usate contro di lui.
L’informatizzazione ci è stata presentata come un bene per l’Umanità, ma basta poco, alle persone dotate di intelligenza, per capire che non si devono accettare caramelle dagli sconosciuti.
Francesco Cianciarelli
L’Umana Tragedia
Controcorrente
FRANCESCO CIANCIARELLI, Docente di Storia della Moneta al Corso di Perfezionamento Monetario post lauream dell’Università di Teramo e Cultore alle Cattedre di Teoria generale del Diritto e di Istituzioni di Diritto Romano.
Giornalista e socio fondatore del Centro Studi “Valori Giuridici e Monetari” dell’Università di Teramo, diretto da Giacinto Auriti, ha contribuito a formulare le teorie del signoraggio dell’usurocrazia bancaria. Ha scritto, per l’Università di Teramo, Le origini storiche della Moneta e Predoni Padroni Planetari.
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