Al momento stai visualizzando DALLA MENZOGNA ALLA RASSEGNAZIONE
Un dipinto di Lorenzo Lippi (1606-1665) al Museo di Angers

DALLA MENZOGNA ALLA RASSEGNAZIONE

DALLA MENZOGNA ALLA RASSEGNAZIONE

Purtroppo siamo ancora ancorati a un modello mentale per cui i nemici sono fuori di Noi. Non sono fuori, ma dentro, si insediano nelle Nostre individualità. Nel modo in cui siamo da sempre abituati a sperare desiderare amare odiare.

Anche questi quattro sentimenti nell’epoca presente sono indicativi di una morale ristretta all’Io. Il modo in cui la gente oggigiorno spera desidera ama e odia è significativo. La speranza è rivolta a mete individuali, che escludono un senso partecipativo, un Noi (laurearsi, finire di pagare il mutuo), il desiderio si rivolge spesso a oggetti materiali, capaci di soddisfare la smisurata necessità di simboli di possesso, amare, anche l’Amore che qui mettiamo in maiuscolo, è un amore particolarizzato, che include altri individui della propria cerchia ristretta, e non un Noi, un amore a-priori per l’Umano in generale, un Amore che dovrebbe essere prima di tutto Teologico (ma come già si sa, Dio è morto). Oppure, si odia il nemico, colui che crediamo ci abbia fatto un torto, e non quel meccanismo economico che ha reso quella persona quella che è (il che implicherebbe intraprendere Azioni sociali e politiche di ampia portata per sanare l’ingiustizia – che è prima di tutto sociale, politica -, che sicuramente ha colpito anche altre persone).

In una dimensione socialmente desertificata, sentimenti che avrebbero una portata universalistica si riducono a cosette dell’Io, le possibili rivoluzioni a semplici regolamenti-di-conti tra banditi.

Non è più tempo quindi di grandi rivoluzioni, siamo destinati a una stagnazione irrimediabile. A meno che qualcosa non cambi nel cervello delle persone.

E la stagnazione è sicuramente anche economica, per quanto, come si diceva nel capitolo precedente, si scambino le cause con gli effetti (ma Nietzsche rientra tra gli Autori che nessuno più legge).

Soloni e politici e uomini di cultura invocano grandi piani, tavoli di lavoro, eccetera, tante grandi, ciclopiche azioni che dovrebbero modificare le cause esterne della malattia sociale e economica. Ma nessuno che, semplicemente, umilmente indichi nella psicologia individuale malata la vera causa del disastro. Ancora una volta, stiamo scambiando le cause con gli effetti. E ancora una volta, ci troviamo di fronte alla necessità di ammettere che il Potere sta cavalcando quella tigre che dovremmo invece cavalcare Noi. Ri impossessarci della cultura, partendo da un ri impossessamento del Nostro Io.

Cultura è quel concetto che erroneamente si vuole identificare coi libri, con l’istruzione, l’informazione. Anche quello, sì. Ma non è tutto. E’ solo la punta dell’iceberg. Sotto la linea di galleggiamento di questo immane iceberg, c’è la psiche. Un vasto territorio ancora in gran parte sconosciuto anche a Noi stessi. Ma abbastanza conosciuto dagli ingegneri del male, ovvero, politici, finanzieri, padroni dell’universo, banchieri e oligarchi, che da decenni ne studiano i meccanismi, per lanciare trojan ed eseguibili nelle menti individuali, con la pubblicità la musica le serie tv i giornali, i film i telefilm e le campagne elettorali.

L’unica possibilità per il sottomesso popolo, è di ri impossessarsi del proprio Io che gli è stato sequestrato dai media di massa.

Senza rendercene conto, ci stiamo dirigendo verso la fine di tutto. C’è già chi annuncia la fine del mondo e l’Apocalissi, vedendone i segni premonitori nella guerra in Ucraina, e il conseguente collasso inevitabile segnato da disastri ambientali senza precedenti e la prossima venuta degli UFO. Ci sono molte teorie di questo tipo che circolano soprattutto in rete, più o meno credibili, molte per nulla accreditate, ma che gettano un’ombra fosca sul futuro, e segnano un’epoca attraversata da grande terrore fra le persone. Stiamo difatti vivendo un’epoca di terrore. Le stesse teorie di cui stiamo parlando, ne confermano la portata. Che poi non siano vere o addirittura in cattiva fede, dimostra ulteriormente che l’epoca attuale è sensibile al terrore, se ne nutre e affida a taluni il compito di diffondere notizie false per aumentarlo. Anche le fake news hanno difatti bisogno di un terreno fertile e precedentemente dissodato per attecchire. E il terreno è la mente, in questo caso alterata, della massa. La cui preparazione coincide – tra le altre cose – con l’innesco di crisi fasulle create a tavolino – prima fra tutte quella del 2008 – volte ad abituare la popolazione alla continua precarietà su questa terra, la perdita di garanzie su ogni piano, di posti di lavoro, di tutele, di potere d’acquisto. Tanto che è diventato per ogni cittadino del tutto normale vedere i prezzi lievitare in continuazione, e subire prepotenze di vario tipo (sino al taglio ingiustificato delle pensioni) dalla Pubblica Amministrazione senza più reagire. Se nemmeno più i sindacati pongono freno a questo dilagare di speculazione e prepotenza verso i cittadini e i lavoratori, se la politica se ne infischia, se nemmeno i giornali arginano più con il deterrente dell’Informazione obiettiva questo schifoso stato di cose, i cittadini si sentono del tutto abbandonati, e, nella maniera più naturale, o impazziscono – l’incidenza delle psicosi sta di fatto aumentando – o si rassegnano, si rifugiano nelle dipendenze, nello svago scriteriato e senza senso, nel disimpegno qualunquista, nel sesso compulsivo e nell’aggressività indiscriminata, come sta accadendo.

La follia, le dipendenze, le condotte devianti, altro non sono che risposte regressive di fronte a situazioni percepite come altamente minacciose per l’integrità personale. Un numero sempre maggiore di persone ne soffre, a indicare il dilagare di una situazione che nel 2024 ha assunto le dimensioni di una emergenza sociale, o di una epidemia. Nella grande maggioranza dei casi, ci troviamo di fronte a persone che non danno i numeri, non si drogano di certo, ma che hanno comunque contratto schemi mentali catastrofici e ansiogeni, capaci di procurare loro un profondo malessere e la necessità di ricorrere alle benzodiazepine in maniera cronica. Anche se questi numeri non giungeranno mai alla conoscenza dei Servizi Psichiatrici istituzionali, sono numeri comunque impressionanti che – dopo il covid – si sono consolidati nel segno di una Società ampiamente malata. Malata di nervi, come si diceva un tempo. Senza speranza e senza futuro, come dovremmo dire oggi più correttamente, la cui percezione del reale è alterata da una profonda angoscia di vivere.

Agire sulla percezione della Realtà, è qualcosa che in tutte le forme di Potere è stato sempre perseguito a proprio vantaggio da chi detiene il Potere. Innescare psicosi di massa, tramite crisi inventate e Informazione pilotata, rappresenta un mezzo con cui il Potere ottiene la sottomissione acritica della popolazione.

Ma bisogna riportare questo discorso al suo inizio, al perduto senso del Noi. E’ qui che si insedia il nichilismo e la distruzione di ogni certezza. L’Altro non offre più alcuna garanzia, l’Altro è diventato fonte di ansia, l’Altro è una volta su 5 un malintenzionato o un truffatore, e la tecnologia gli offre un buon nascondiglio in cui mimetizzarsi, prima, e far perdere le proprie tracce, poi. Assicurandosi anche l’impunità.

Sui Social imperversano reel sui 10 modi per capire se uno ti mente, o i 5 modi di capire se lui ti ama davvero, o i 3 modi sicuri per lasciare una persona senza avere ritorsioni, o i 15 modi di capire se uno è uno psicopatico, o gli Otto Segnali che Dovresti Tagliare Tutti i Contatti con Qualcuno… 5 persone che devi tagliare fuori dalla tua vita (lo sfruttatore, il lamentoso, il manipolatore, il colpevolizzatore, l’invidioso)*che dire, siamo davvero messi bene sul grado di fiducia verso il prossimo, di conflittualità capace di fare ammalare e suicidare le persone. Il dilagare di questi consigli (o meglio diktat) depone forse a favore di una Società sana? Oltretutto, in cosa sono titolati questi fantomatici autoproclamati coach? Hanno studiato? Hanno un curriculum verificabile? Ancora una volta la tecnologia offre mille opportunità di nascondiglio. Mi chiedo: può rifiorire un’Economia sana in un simile lebbrosario? Non si deve prima riformare da capo a piedi l’intera Umanità? Fare un contro-lavaggio del cervello di massa e riportare tutti alla condizione pre-tecnologica, una sorta di nuova verginità, di Paradiso dell’Eden?

La menzogna è una prerogativa del Potere, quando poi diventa palese e deliberata diventa Politica. Corre ormai un sentimento diffuso di complottismo, per cui molti sembrerebbe abbiano aperto gli occhi, ed essere divenuti in grado di vedere le armi nascoste di cui il Potere si serve.

Ma l’arma più potente di cui la Politica ormai si avvale, è quella di non nascondere nemmeno più le proprie bugie, in modo da disorientare e rendere completamente impotente la popolazione. Renderla del tutto RASSEGNATA, come un cane da laboratorio cui si impartiscono continuamente ordini contraddittori, o scariche elettriche impedendogli ogni via di fuga. Così si ottiene un duplice effetto sulla popolazione: oltre alla sua rassegnazione, la sua più completa schizofrenia. E allora giù farmaci, industria farmaceutica sempre più ricca e potente, cure mediche a go go, proliferare di coach counsellors centri per la cura yoga dell’anima-de-li-mortacci… tutta una fiorente Economia del Disagio (che certamente va a ingrassare anch’essa, come l’industria bellica, i dati del PIL, sulla pelle delle persone). Essere insicuri e fragili è una disgrazia individuale, ma partecipa alla grande orgia collettiva dell’economia basata sul magnifico concetto di resilienza, l’ultima invenzione del turbo capitalismo liberale a trazione Fuxia che normalizza lo stato di crisi e insicurezza in cui ci costringono a vivere (sopravvivere): Voi siate resilienti, che Noi ci arricchiamo sulle Vostre disgrazie…

©, 2024

questa pagina contiene alcuni collegamenti esterni il cui contenuto informazioneecultura.it ha verificato solo al momento del loro inserimento; informazioneecultura.it non garantisce in alcun modo sulla qualità di tali collegamenti, qualora il loro contenuto fosse modificato in seguito.

Lascia un commento