ROBERT CRAIS ELVIS COLE COLLECTION a Los Angeles fra le strade già battute dal miglior Chandler e isterici registi di Hollywood romanzo edizioni Piemme 2006
La scena si svolge a Los Angeles, fra le strade già battute dal miglior Chandler e isterici registi di Hollywood in cerca di irrisolti legami famigliari, disposti a pagare qualsiasi cifra pur di rivedere il figlio abbandonato in epoche non fortunate della loro vita professionale. Crais ci offre in queste pagine a tratti ciniche ma sempre molto divertenti uno spaccato ironico di vita americana, in bilico fra ottimismo esasperato e malinconia da whisky serale, descrivendo le vicende di un ottimo incassatore quale detective privato a nome Elvis Cole, una sorta di eroe fumettistico a metà strada tra Nick Carter e Philo Vance, mai del tutto vincitore, ma nemmeno perdente su tutta la linea, un perfetto melanconico personaggio californiano, amante delle belle donne, dei gatti e dei canyon solitari. La scrittura nervosa di Crais ben si adatta all’istrionicità dei personaggi, maneschi e prepotenti, dispotici e un tantino viziati dal benessere di una città opulenta, che vive sull’onda lunga dell’industria cinematografica, ma che conosce anche la povertà dei bassifondi e la solitudine di certa miseria che prolifera ai margini dei quartieri altolocati di città come Los Angeles, dove i poveri sono doppiamente poveri, e i ricchi doppiamente ricchi. Col tono sempre un po’ sopra le righe e scherzoso del più scafato degli allibratori, Crais ci fa simpatizzare anche coi più deteriori personaggi di questa America scalcagnata, che vive di sotterfugi, espedienti da bar di periferia, nello scenario sempre grandioso di un paese dalla profonda vocazione scenografica.
©, 2007
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