LARRY DOYLE I LOVE YOU BETH COOPER comicità all’americana Dall’Autore dei Simpson
Un adolescente americano, con mille problemi psicologici di identità e autostima, è perdutamente innamorato di Beth Cooper, compagna di banco nella scuola media che si accinge a lasciare, non prima di aver dichiarato, il giorno della consegna dei diplomi, a tutto il pubblico di genitori insegnanti e studenti, il suo amore per la splendida ragazza. Il risultato che ne consegue, è la tipica “storiella” U.S.A. piena di gag comiche che fanno sorridere, ma non ridere del tutto, in quanto la comicità di Doyle vorrebbe essere cattiva e corrosiva, ma spesso manca l’obiettivo, perdendosi in descrizioni comiche che fanno un largo uso di termini e descrizioni, ma, a mio avviso, mancano di quell’azione drammatica che è la vera forza motrice del comico. Il plot del romanzo, tuttavia, è solido – come per la maggior parte dei romanzi americani – e la storia narrata, malgrado l’intento comico non completamente riuscito, si legge come una tenera vicenda di ragazzini alle prese con i primi peli puberali e l’ingresso nel dorato mondo adulto. Tra i pregi di questo libro v’è, sicuramente, la claustrofobica e precisa descrizione dell’ambiente scolastico nella solita cittadina di provincia statunitense, ambiente che facilmente può covare odii e violenze tra studenti antagonisti. Beth Cooper è la classica miccia che innesca la bomba, inconsapevole amore idealizzato di un ragazzino troppo sfigato per poter ambire alla più bella della scuola. Questa storia è anche la storia di tutti Noi maschietti, alle prese, in quell’età così disastrata, con le Fate Morgane che ci diedero i primi, terribili batticuore, ed è un bel ritratto dell’adolescenza, età difficile e, per fortuna, irripetibile.
©, 2007
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