Quando tutti ti mentono sempre
“Quando tutti ti mentono sempre, il risultato non è che credi a queste bugie ma che nessuno crede più a niente. Un popolo che non riesce più a credere a niente non può farsi un’opinione. Sono privati non solo della loro capacità di agire, ma anche della loro capacità di pensare e di giudicare. E con persone del genere puoi fare quello che vuoi. “
Hannah Arendt
MIO PS:
è evidente che la classe politica non fa nulla per apparire coerente, anzi, alimenta deliberatamente le proprie comunicazioni contraddittorie in maniera palese. Quando tutto ciò si manifesta in maniera palese, normale, non solo non desta più alcun scalpore, ma getta la popolazione nel più profondo sconforto. La popolazione in questa maniera non reagisce in alcun modo, entra in una condizione di IMPOTENZA APPRESA, quale esito finale di un processo di MANIPOLAZIONE del tutto riuscito.
https://www.youtube.com/watch?v=OyO4D0fPuwo
estratto da un mio saggio di prossima – spero – pubblicazione:
Per generare una nevrosi appresa, gli sperimentatori possono avvalersi di azioni quali: impartire ordini contraddittori (come, ad esempio, ordinare a un cane di prendere una pallina e, quando la sta per prende in bocca, di non farlo), impartire stimoli equivoci o stimoli incomprensibili (leggere un libro a un cane), pretendere da un uomo che impari concetti contraddittori o incomprensibili, ecc…
Nel 1967, Martin Seligman sperimenta in laboratorio il senso di impotenza appreso, o rassegnazione appresa, prendendo un cane, bloccandolo nei movimenti, e somministrandogli scariche elettriche: il cane tenta di scappare, senza poterlo fare. Successivamente, reso libero nei movimenti, gli si somministrano altre scariche elettriche: il cane abbozza una fuga, ma poi vi rinuncia e subisce tutte le altre scariche. Questo semplice esperimento, dimostra che il cane (alias Essere Umano) si fissa in una condizione esistenziale in cui si abitua a vivere i propri sforzi come inutili, a ritenersi impotente e senza via di scampo. Analoghi esperimenti sono stati condotti successivamente sugli esseri umani, con analoghi risultati.
L’animale Uomo, non tanto diversamente dal cane, posto di fronte a simili stimoli, sviluppa una condizione depressiva, di stasi o blocco che non lo fa reagire allo stimolo. In ambito umano, esistono situazioni non di laboratorio, in situazioni bloccanti per la libertà di reazione individuale, come l’esercito, la scuola, la prigione, i conventi, i manicomi, quei luoghi che vanno sotto il nome di Istituzioni Totali.
Ma non dobbiamo, in questa sede, scomodare le dittature, o le Istituzioni Totali, per analizzare nell’Uomo contemporaneo (nel cittadino) la rassegnazione appresa nella nostra società; dobbiamo osservare il processo di logoramento morale, di stress cronico (ansia, tensione, rancore) demolitorio della fiducia e della speranza, anche nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre case, ecc…: ci può dare fastidio osservarlo nei fatti, ma nel mondo occidentale odierno è in atto una gigantesca campagna mediatica che – con notizie e immagini di atrocità continue, assassinii, stupri e brutalità assortite, annunci di stati emergenziali spesso ingigantiti nei numeri, ecc… – rende le persone assuefatte a tutto ciò, e a sentirsi impotenti, in quanto ne viene spenta la capacità di reazione emotiva. Il Potere ottiene, tramite la rassegnazione, l’acquiescenza e l’obbedienza, e abitua la cittadinanza a subire i più svariati soprusi e forme di illegalità da parte della casta politica e burocratica.
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