Le Montagne sono un patrimonio naturale e culturale; qui si raccontano le loro Genti e le Imprese degli alpinisti, le Tradizioni dei Luoghi e le Bellezze naturali.

Andare in montagna è atto di cultura e solo secondariamente sportivo. Conoscere la cultura alpina fa parte della preparazione dell’alpinista. Rispettare la montagna e la natura che la abita. Una adeguata preparazione fisica e approfondite conoscenze teoriche abbassano i fattori di rischio in montagna. Mettere a rischio la propria vita significa mettere a rischio anche la vita del compagno di cordata e dei soccorritori.

Andrea Di Cesare ha svolto una intensa attività alpinistica negli anni ’80 del secolo scorso, soprattutto nel settore Masino – Bregaglia – Disgrazia, compiendo – con Dante Porta – la prima ripetizione dopo 50 anni dalla sua apertura della Via Giovanoli al Pizzo Balzetto. Specializzatosi nella progressione su granito, non ha tuttavia tralasciato le arrampicate su calcare, soprattutto nei mesi invernali nelle pareti della Grigna o del Medale, attorno a Lecco. Non pratica più l’alpinismo da molti anni, ma lo continua a ricordare, soprattutto nei suoi scritti. Rilegge spesso l’incipit de “I promessi Sposi”, per assaporare ancora i cieli sopra i monti che amava. Amante della fotografia, ha compiuto molti scatti in parete, con una vecchia macchina analogica.

Torelli
1985 - Punta Torelli e Pizzo Badile pareti Sud - dopo una grandinata © Andrea Di Cesare, 2003
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Chiesa di Santa Maria Sopra Olcio, Mandello del Lario

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Inizia a sciare fin da piccolo quando a sei anni gli vengono regalati i primi sci. Finita la scuola dell'obbligo, lavora prima come guidatore di camion e poi nel 1961, a 25 anni, ottiene il brevetto di istruttore di sci. Tra il 1962 e il 1963 pratica il lavoro di istruttore all'estero: ad Aspen in Colorado, in Nuova Zelanda e in Scozia. (Wikipedia)

Lo sci estremo di Sylvain Saudan sciatore dell’impossibile

Lo sci estremo di Sylvain Saudan sciatore dell’impossibile Con la traduzione dell’intramontabile Cosimo Zappelli, Paul Dreyfus ci offre un mirabile ritratto dell’alpinista e sciatore Sylvain Saudan, nato a Losanna nel…

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Gianni Pieropan (Vicenza, 3 agosto 1914 – Vicenza, 25 luglio 2000) è stato uno storico, scrittore e alpinista italiano, tra i più autorevoli studiosi della prima guerra mondiale sul fronte fronte italiano. (Wikipedia)

Racconti di montagna di un alpinismo scomparso

Racconti di montagna di un alpinismo scomparso Gianni Pieropan - Due soldi di alpinismo Ci sono libri che, a trovarli, sono come veri tesori. Libri che un tempo si scrivevano…

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Scopri di più sull'articolo Franco Perlotto Dal freeclimbing all’avventura
Nato da una famiglia di Trissino nel vicentino e alpinista fin da ragazzo, è guida alpina, viaggiatore e giornalista. Avvicinatosi al free climbing sul finire degli anni settanta, ne è diventato uno dei principali promotori in Italia. In 25 anni di attività ha compiuto oltre duemila ascensioni in quasi cinquanta paesi diversi del mondo, molte delle quali in solitaria; fra le più importanti figurano: la prima italiana sulla Torre del Diavolo nel Wyoming, nel 1982 (con un grado di difficoltà 5.12, corrispondente al 9°); la prima assoluta della parete sinistra del Salto Angel, la cascata più alta del mondo in Venezuela, nel 1983 (un 7°/A3, con quattro giorni in parete); le due salite su El Capitan nel Parco nazionale di Yosemite in California, la prima europea dello strapiombante Tangerine Trip nel 1980 (un 7°/A4, con tre giorni in parete) e la prima solitaria della Lurking Fear nel 1986 (un 6°/A3 sup., con quattro giorni in parete); la prima solitaria del Trollryggen in Norvegia nel 1979 (un 6° sup./A1, con ventiquattr'ore di arrampicata non stop). (Wikipedia)

Franco Perlotto Dal freeclimbing all’avventura

Franco Perlotto Dal freeclimbing all’avventura Gli Anni di cui Perlotto ci dà testimonianza in questo bel libro, erano pieni di idee, di voglia di fare e di cambiare. Non estranea…

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Scopri di più sull'articolo Peter Boardman La montagna di luce
Peter Boardman (25 December 1950 – 17 May 1982) was a British mountaineer and author. He is best known for a series of bold and lightweight expeditions to the Himalayas, often in partnership with Joe Tasker, and for his contribution to mountain literature. Boardman and Tasker died on the North East Ridge of Mount Everest in 1982. The Boardman Tasker Prize for Mountain Literature was established in their memory. (Wikipedia)

Peter Boardman La montagna di luce

Peter Boardman La montagna di luce Libro bellissimo, che narra – lungi dall’essere una mera cronaca – le vicende di due alpinisti inglesi che, nel 1976, affrontarono in stile alpino,…

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Inizialmente salito alla ribalta nel mondo dell'alpinismo per aver riportato in auge l'arrampicata libera in un periodo nel quale era preponderante la progressione artificiale, rendendosi protagonista nel 1968 del primo VIII grado in libera (seguendo la "linea logica") al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc, il suo nome, legato a innumerevoli arrampicate e esplorazioni, è per lo più noto al grande pubblico per essere stato il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le quattordici cime del pianeta che superano gli 8000 metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà (una di queste ha ispirato il film Nanga Parbat). Le sue innovazioni nell'arrampicata libera prima e nell'alpinismo di alta quota poi lo fanno figurare ai vertici dell'alpinismo internazionale a cavallo degli anni sessanta e settanta. (Wikipedia)

Reinhold Messner Montagne immagini pensieri

Reinhold Messner Montagne immagini pensieri “Per riuscire a salvare la montagna è fondamentale che le generazioni future ne capiscano i valori”; questo il pensiero d’apertura del libro che Messner ha…

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