Voci letterarie dal passato, una rassegna tra 1800 e 2000
Théophile Gautier La morta innamorata Grande novella fantastica dell’epoca romantica, dove Gautier sembra anticipare tematiche che sarebbero divenute di dominio comune con la psicoanalisi grazie a Sigmund Freud, ma già…
Jean Maurice Eugène Clément Cocteau (Maisons-Laffitte, 5 luglio 1889 – Milly-la-Forêt, 11 ottobre 1963) è stato un poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, librettista, regista ed attore francese.
La versatilità, l'originalità e l'enorme capacità espressiva gli portarono il plauso internazionale. Cocteau è soprattutto conosciuto per il suo romanzo I ragazzi terribili, del 1929, la rappresentazione teatrale La voce umana, del 1930, e il film La bella e la bestia, del 1946. (Wikipedia)
La Maschera di Jean Cocteau GUERRA E POTERE Scrivere di Jean Coctaeau significa affondare letteralmente le mani nella melassa, o nella marmellata, e tirarle su intrise di surrealismo, dadaismo, scrittura…
Samuel van Hoogstraten
Feigned letter Rack with Self-Portrait and an English Almanac
c. 1663
44.7 x 60.7 cm
Oil on canvas
Private collection
UN APPELLO A TUTTI VOI La cultura è un bene prezioso "La cultura è un bene prezioso: preserviamolo dall'imbarbarimento e dalla mercificazione. il semplice atto del leggere non può che…
SEMIOLOGIA DI UNA INCHIESTA MORTIN ROBERT PINGET Siamo nel 1970, i caratteri tipografici sono quelli della Casa Editrice Einaudi: Robert Pinget, “Inchiesta su Mortin”, la semiologia francese resa in un…
FRIEDRICH GLAUSER STUDER la MORFINA il MANICOMIO Risale a circa una trentina d’anni fa la mia lettura delle avventure/disavventure del Sergente Studer, il personaggio pre-Simenon-Maigret creato dal dimenticato – e…
Anna Maria Ortese Il Monaciello di Napoli Adelphi Racconti inediti di Anna Maria Ortese, ora in edizione Adelphi, dal titolo “Il Monaciello di Napoli”, fanno capolino sui banconi delle librerie,…
ALDO BUZZI Andata & Ritorno viaggi a Djakarta Gorgonzola Lambrate Londra Como Baggio Vienna Leichlingen Springs Brunate Scheiwiller è stato uno di quegli editori ormai scomparsi che avevano a…
(...) l'oppio divorava le entrate del giovane e ne minava la salute; i debiti si accumulavano incessantemente. De Quincey meditò di tornare con la propria famiglia a Manchester, ma, improvvisamente, l'uscita de Le Confessioni di un mangiatore d'oppio, affascinante narrazione autobiografica apparsa prima a puntate sul London Magazine (1821), poi in volume (1822), gli assicurò fama e danaro.
De Quincey non riuscì più a ripetere il grande successo di pubblico ottenuto con le Confessions. Il romanzo Klosterheim (1832), pur non passando inosservato, fu venduto in poche migliaia di esemplari. Più diffusione ebbero invece gli oltre duecento articoli, dissertazioni e saggi usciti a puntate in vari quotidiani e riviste letterarie fra cui il già citato London magazine, il Blackwood magazine e il Tait's magazine. Le pubblicazioni vertono sui più disparati argomenti: dalla critica letteraria (On the Knocking at the gate in Macbeth 1823, Bussano alla porta di Macbeth) all'economia (The logic of political economy, 1844) dall'umorismo macabro (Murder considered as one of the fine arts, ovvero L'Assassinio come una delle belle arti del 1827) alle fantasticherie oniriche (Suspiria de Profundis, 1845) dalle indiscrezioni biografiche (Reminiscences of the english lake poets, 1834 in cui descrive, condendola con numerose aneddoti e qualche pettegolezzo, la vita e l'opera di alcuni scrittori suoi contemporanei) all'attualità politica e di costume (The english mail coach 1849, Il Postale inglese) e alle note autobiografiche. (Wikipedia)
Thomas De Quincey Confessioni di un mangiatore d’oppio Nato nel 1785, Thomas De Quincey sarebbe stato destinato ad ispirare Autori come Baudelaire, De Musset, Nerval, Gogol e il musicista Berlioz…
Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i due sessi, fu, assieme al marito, militante del fabianesimo. Nel periodo fra le due guerre fu membro del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.
Le sue opere più famose comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); in quest'ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi.»
I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Tra i suoi traduttori si annoverano Jorge Luis Borges, Marguerite Yourcenar, Giulia Niccolai, Cristina Campo e Nadia Fusini. (Wikipedia)
Virginia Woolf Le Tre Ghinee la voce del femminismo Leggere questo libro della Virginia Woolf (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941), significa entrare in una scrittura accorata…
Swinnerton Notturno nella Londra crepuscolare di povera gente Parlare del “Notturno” di Swinnerton, significa sprofondare nei luoghi oscuri, umbratili, di una vecchia narrativa inglese del dopoguerra, di stampo crepuscolare, che…