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William Morris (Walthamstow, 24 marzo 1834 – Hammersmith, 3 ottobre 1896) è stato un artista e scrittore britannico. Fu tra i principali fondatori del movimento delle Arts and Crafts; è considerato antesignano dei moderni designer ed ebbe una notevole influenza sull'architettura e sugli architetti del suo tempo. Da molti è considerato il padre del Movimento Moderno, sebbene non fosse architetto egli stesso. Ha fondato uno studio di design in collaborazione con l'artista Edward Burne-Jones, e il poeta e artista Dante Gabriel Rossetti che ha profondamente influenzato la decorazione di chiese e case nel ventesimo secolo. Ha dato anche un importante contributo al rilancio delle arti tessili tradizionali e gli annessi metodi di produzione. Ha fondato inoltre la Società per la protezione di edifici antichi (SPAB), tuttora un elemento statutario per la conservazione degli edifici storici in Regno Unito. Durante il corso della sua vita Morris ha scritto e pubblicato poesie, narrativa, e traduzioni di testi antichi e medievali. I suoi lavori più noti includono La difesa di Ginevra (The Defence of Guinevere, 1858), Il paradiso terrestre (The Earthly Paradise, 1868-1870), Un sogno di John Ball (A Dream of John Ball, 1888), Notizie da nessun luogo (News from Nowhere, 1890), e il fantasy La fonte ai confini del mondo (The Well at the World's End, 1896). È stato una figura importante nella nascita del socialismo in Gran Bretagna, fondando la Lega socialista nel 1884. (Wikipedia)

ARTE E ARCHITETTURA il CONTEMPORANEO

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Palazzo della Triennale, sullo sfondo la Torre Branca - Milano

Storia del design italiano

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Karel Čapek (pronuncia: [ˈkarɛl ˈtʃapɛk]; Malé Svatoňovice, 9 gennaio 1890 – Praga, 26 dicembre 1938) è stato un giornalista, scrittore e drammaturgo ceco. (...) Sempre nello stesso anno scrisse il suo lavoro più famoso, il dramma in tre atti R.U.R. (Rossumovi univerzální roboti). In quest'opera compare per la prima volta la parola robot (dal ceco robota, "lavoro duro, lavoro forzato"), che tanto successo ha avuto in seguito. Il termine fu inventato e suggerito all'autore dal fratello Josef. Va notato che i roboti di Čapek non sono in realtà robot nel senso poi attribuito al termine, ovvero automi meccanici, ma esseri "costruiti" producendo artificialmente le diverse parti del corpo e assemblandole insieme. In quest'opera l'autore focalizzò i pericoli dello scientismo e del razionalismo, immaginando una società basata sul lavoro dei robot semi-umani, mancanti solo dell'anima, che piano piano si ribellano e schiacciano gli uomini. L'opera è a lieto fine, in quanto gli stessi robot scoprono l'amore e i sentimenti. (Wikipedia)

CAREL Čapek RUR Rossum’s Universal Robots sottouomini

CAREL Čapek RUR Rossum's Universal Robots sottouomini “Sottouomini” – per dirla con Céline – sottoprodotti di un’umanità degradata dalle leggi del profitto, macchine prive di anima col compito di abbattere…

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