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Vincenzo Consolo (Sant'Agata di Militello, 18 febbraio 1933 – Milano, 21 gennaio 2012) è stato uno scrittore, giornalista e saggista italiano. È considerato uno tra i maggiori narratori italiani contemporanei. È un autore sui generis perché non scrive veri e propri romanzi, convinto com'è che "non si possono scrivere romanzi perché ingannano il lettore", ma predilige una narrazione orientata verso la poesia. (Wikipedia)

VINCENZO CONSOLO

VINCENZO CONSOLO Vincenzo Consolo nasce a S. Agata di Militello il 18 febbraio 1933. Da sempre impegnato in una ricerca della razionalità, che ci possa guidare all’interno del caos, Consolo…

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Scopri di più sull'articolo Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo
Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Palermo, 23 dicembre 1896 – Roma, 23 luglio 1957) è stato uno scrittore italiano.Scrittore dalla complessa personalità, è stato autore del celeberrimo romanzo Il Gattopardo. Personaggio molto taciturno e solitario, passò gran parte del suo tempo leggendo moltissimo. Ricordando la propria infanzia scrisse: «ero un ragazzo cui piaceva la solitudine, cui piaceva di più stare con le cose che con le persone». (Wikipedia)

Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo

Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo (nuova edizione) Feltrinelli recensione apparsa sul quattordicinale Benevento diretto da Achille Biele Curata dal nipote dell’Autore, Gioacchino Lanza Tomasi, è uscita la nuova edizione…

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Scopri di più sull'articolo WILLA CATHER America degli anni 20
Tre sono i gruppi creativi che contraddistinsero la Cather: il primo consistette soprattutto di romanzi, come ad esempio O Pioneers, dedicati all'esistenza impegnativa e semplice dei contadini svedesi, polacchi e boemi emigrati negli Stati Uniti e residenti nelle praterie del West; il secondo comprese storie e romanzi brevi, quali Youth and the Bright Medusa, nei quali apparve più evidente la derivazione delle grandi scuole letterarie francesi, inglesi e russe; il terzo raggruppamento subì l'influenza della cultura francese, basti pensare a Shadows on the Rock.La Cather fu fondamentalmente una scrittrice legata alla tradizione e quindi i suoi testi apparvero già "classici" presso i suoi contemporanei, e si caratterizzarono per lo stile grave, ma tranquillo e per il richiamo nostalgico di un tempo "virgiliano". (Wikipedia)

WILLA CATHER America degli anni 20

WILLA CATHER America degli anni 20 Willa Cather , fra le figure più eminenti della letteratura americana del ‘900, è Autrice di numerosi romanzi, uno dei quali, “One of Ours”,…

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Scopri di più sull'articolo HOWARD FAST Sciopero a Clarkton
Howard iniziò a scrivere molto giovane. Nel 1933, all'età di soli 18 anni pubblicò il suo primo romanzo, Two Valleys, scritto mentre peregrinava attraverso gli Stati Uniti passando da un lavoro saltuario a un altro. La sua prima opera di successo fu Il cittadino Tom Paine (Citizen Tom Paine), una versione romanzata della vita di Thomas Paine. Fortemente interessato alla storia statunitense, scrisse L'ultima frontiera (The Last Frontier), sul tentativo degli indiani Cheyenne di tornare nelle loro terre native, e La via della libertà (Freedom Road), sulla vita degli ex-schiavi dopo la Guerra di Secessione. È autore del romanzo Gli emigranti (The Immigrants), che ripercorre la vita di alcuni emigranti italiani ed ebrei negli anni precedenti la crisi economica del 1929. Il suo romanzo più noto è Spartacus del 1951, che ispirò il film omonimo del 1960 di Stanley Kubrick e Kirk Douglas. Ha pubblicato anche racconti di fantascienza, raccolti, in Italia, nelle antologie Il generale abbatte un angelo (1970) e La mano (1974). A causa della sua adesione al comunismo divenne una vittima del Maccartismo ma vinse nel 1953 il premio Stalin per la pace. (Wikipedia)

HOWARD FAST Sciopero a Clarkton

HOWARD FAST Sciopero a Clarkton E’ del 12 marzo 2003 la morte dello scrittore americano Howard Fast. Penna versatile e prolifica, quella di Howard Fast, nato nel 1914 da famiglia…

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Scopri di più sull'articolo GIANNI NICOLETTI L’UOMO LA VITA E DIO
Professore di Lingua e letteratura francese presso l'Università Ca' Foscari Venezia, ha scritto per Convivium, Letteratura e Studi francesi e collaborò, a lungo e fruttuosamente, con l'UTET di Torino. Profondo studioso dell'opera di Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire, ha dedicato buona parte delle sue pubblicazioni a questi due autori; ha inoltre curato l'edizione completa delle opere di Sade in italiano. Muore a Venezia il 29 aprile 2007. (Wikipedia)

GIANNI NICOLETTI L’UOMO LA VITA E DIO

GIANNI NICOLETTI L’UOMO LA VITA E DIO Nel leggere un libro storico - scritto con l’impeto di quegli Anni’50 che furono toccati dal disfacente spirito dell’Esistenzialismo, ma che dell’esistenzialismo ha…

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Scopri di più sull'articolo ROCCO SCOTELLARO
Di umile famiglia, il padre Vincenzo era calzolaio e la madre Francesca Armento una casalinga. Dopo i primi studi, all'età di dodici anni si trasferisce con la famiglia a Sicignano degli Alburni per iscriversi al collegio. In seguito si sposta a Cava de' Tirreni, Matera, Roma, Potenza, Trento e Tivoli, dove porta a compimento il percorso di studi classici. Nel 1942 frequenta la facoltà di giurisprudenza a Roma, non riuscendo però a conseguirne la laurea. Gli viene assegnato un posto di istitutore presso Tivoli ma, conseguentemente alla guerra e alla morte del padre, avvenuta lo stesso anno, decide di tornare nel suo paese natale.Ben conoscendo il dramma dei contadini meridionali e avendo fatto sue le indicazioni e i consigli del padre, pur continuando gli studi (prima a Napoli, poi a Bari) inizia un'intensa attività sindacale che sfocia nell'iscrizione al Comitato di Liberazione Nazionale, al Partito Socialista Italiano e nella fondazione della sezione tricaricese del suddetto partito. Nel 1946, all'età di ventitré anni, viene eletto sindaco di Tricarico e nello stesso anno incontra per la prima volta Manlio Rossi Doria e Carlo Levi, che Rocco indicherà come suo mentore.Nel 1950 è accusato di concussione, truffa e associazione a delinquere dai suoi avversari politici e per questo costretto al carcere per 45 giorni circa (nella cella n.7 del vecchio carcere di Matera, oggi a lui intitolata), quando la cospirazione politica che aveva avanzato l'accusa fu chiara e Scotellaro fu assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. A causa di questa vicenda, unita alla delusione scaturita dalla non elezione a livello provinciale, abbandona l'attività politica per dedicarsi maggiormente a quella letteraria, senza trascurare il suo impegno per i diritti del popolo meridionale.Nello stesso anno accetta la proposta di Manlio Rossi Doria per un incarico all'Osservatorio Agrario di Portici, dove compie ricerche e studi sociologici, oltre ad un'inchiesta sulla cultura e sulle condizioni di vita delle popolazioni del sud per conto della casa editrice Einaudi. Tale inchiesta fu interrotta dalla sua morte improvvisa, il 15 dicembre 1953; stroncato da un infarto, a soli 30 anni. Anni dopo, il regista Luchino Visconti gli renderà omaggio nel film Rocco e i suoi fratelli, essendo il nome del protagonista ispirato a quello del poeta. (Wikipedia)

ROCCO SCOTELLARO

ROCCO SCOTELLARO Rocco Scotellaro (Tricarico, 1923 – 1953), fu uomo pubblico, ingiustamente incarcerato, e intellettuale di spicco nei suoi Anni. L’esperienza del carcere gli diede spunto per il romanzo “L’uva…

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Scopri di più sull'articolo DOMENICO REA
Ancora adolescente a Nocera incontra per la prima volta interlocutori in grado di renderlo consapevole del suo talento: sono il frate francescano Angelo Iovino, che gli trasmetterà la passione per i novellieri trecentisti, lo psichiatra Marco Levi Bianchini, amico di Sigmund Freud, Luigi Grosso, uno scultore anarchico confinato dal regime fascista a Nocera, e Pasquale Lamanna, raffinato uomo di lettere, che insegna al liceo di Castellammare. Al Centro di ricerca per la tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia sono conservati circa quattordici quaderni, che vanno dal 1937 al 1940, più un numero notevole di fogli sparsi, che testimoniano come per Rea scrivere è già diventato un bisogno vitale e persistente.Nel 1939, a diciassette anni, partecipa a un concorso letterario bandito dalla rivista «Omnibus», diretta da Leo Longanesi, con il racconto È nato: non vince il concorso, ma Longanesi lo elogia e lo invita a continuare a scrivere. Comincia a collaborare al settimanale salernitano «Il Popolo fascista» e a «Noi giovani», il quindicinale del GUF. Durante la guerra conosce Michele Prisco e Annamaria Perilli, che diventerà sua moglie. Nel 1944 si iscrive al PCI e diventa segretario della sezione di Nocera. Inizia a frequentare spesso Napoli e il gruppo di giovani intellettuali che darà vita alla rivista «Sud» e stringe amicizia con Luigi Compagnone, l'eterno “amico-nemico”.In una di queste incursioni napoletane conoscerà Francesco Flora, amico intimo di Benedetto Croce. Flora sarà il primo a credere veramente in lui come scrittore, e lo aiuterà a pubblicare sulla rivista «Mercurio», diretta da Alba de Céspedes, un racconto La figlia di Casimiro Clarus. Conclusa la guerra, l'attenzione di Rea si sposta su Milano, in cerca di agganci editoriali. Ritrova Luigi Grosso che gli procura l'ospitalità di Giacomo Manzù e la conoscenza di intellettuali come Montale, Quasimodo, Gadda, Rèpaci, Anceschi.L'incontro determinante sarà quello con Arnoldo Mondadori e suo figlio Alberto; con loro avvia una vivace quanto sofferta corrispondenza, che precede e accompagna le sue pubblicazioni con la grande casa editrice. Dopo l'esperienza milanese torna a Nocera, dove scrive, ma passa anche da un lavoro all'altro, sempre pressato da necessità economiche. Alla fine del 1947 Mondadori pubblica il libro di racconti Spaccanapoli, grande successo di critica, ma non di vendite: Rea continua a scrivere racconti, ma Mondadori aspetta da lui il romanzo. (Wikipedia)

DOMENICO REA

DOMENICO REA Domenico Rea nasce a Nocera-Inferiore nel 1921, e muore a Napoli nel 1994. Scrittore impegnato nel denunciare le ingiustizie, Rea è comunque rimasto estraneo alla militanza di qualsivoglia…

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